giovedì 8 marzo 2012

Sorgentedelvinolive 2012


Sabato scorso abbiamo ritrovato l’ormai tradizionale appuntamento con Sorgentedelvinolive al Castello di Agazzano (PC), cornice rustica e coreografica per un evento irrinunciabile per gli amanti del vino naturale, di territorio e tradizionale, come recita il titolo della locandina.

Ottima occasione per portare a casa qualche bottiglia, guardando negli occhi chi il vino l’ha fatto, e togliendosi magari qualche curiosità sul cosa e come finisce nel vetro.
Tanta, tantissima gente, anche sabato, giorno di solito meno affollato.
Probabilmente neanche gli espositori si aspettavano un afflusso tale, col risultato che, nel tardo pomeriggio, molti avevano già terminato le scorte per la vendita.
Non è facile orientarsi alla ricerca dei produttori che si aveva programmato di visitare.
C’è un bell’elenco all’ingresso, con i numeri delle sale, però poi non si sa dove siano queste sale.
Aiuterebbe una cartina e, magari, un numero sulla porta della sala, ma io non li ho trovati.
Si finisce così per perdere tempo, girovagando tra le stanze, cercando l’uno e l’altro.
Alla fine il risultato è che si beve tanto, troppo, fermandosi anche da produttori non previsti.
Ma, in fondo, è anche bello così, lasciare al caso la scoperta di nuovi volti e nuove storie, quelle di un lavoro duro, ma sentito e fortemente voluto.
Tornando a casa, annebbiati dai fumi dell’alcool, si ripensa alle persone incontrate e agli straordinari prodotti che escono dalle nostre regioni.
Così si ripensa
alla simpatica rusticità di Marco Cordani, coi suoi vini di una volta,
alle concentrazioni beverine di Eugenio Rosi,
alle fermentazioni rifermentate di Le Barbaterre,
alla cantina di granito e al Barrosu di granito di Giovanni Montisci,
all’eleganza potente del Carmignano di fattoria di Bacchereto,
al pignoletto "bavarese" di vigneto S.Vito,
alla dolcezza di Sara Carbone, col suo fiano V.I.P. e i tre aglianico bodyguards,
alla cortesia di Andrea Tirelli col suo Muntà da uve cortese,
agli occhi di Nicoletta Bocca, che ho incrociato purtroppo quando ero troppo cotto per poterli capire (sarà per la prossima volta).
Per concludere, una considerazione d’obbligo: il biglietto d’ingresso a 15 euro non sarà esagerato per una mostra-mercato, visto i servizi offerti, i tempi che corrono e la gente che non esce a mani vuote ?
In Francia l’ingresso ai saloni dei viticoltori indipendenti costa 5-6 euro, compreso bicchiere, a volte ci sono pure servizi supplementari come noleggio trolley o consegne a domicilio.
Con dieci euro di differenza ci sta almeno una buona bottiglia, poi se si è in due…

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