domenica 27 maggio 2012

Alto Adige DOC, Blauburgunder Castel Juval 2006, Unterortl

La domenica al Vinitaly è stata un tour de force.

Non che il lunedì sia stato più leggero ma, visto che era affollatissimo, per forza di cose si è girato col freno a mano tirato.
Domenica è stata la giornata dei bianchi, non volutamente, ma casualmente.
Senti questo, senti quell’altro, è arrivata sera senza un bel rosso morbidoso da mettere a riposo lingua e papille.
Come ultima visita è capitato l’azienda Unterortl, ovvero Castel Juval.
Conosco il signor Aurich da quando andai a trovarlo, alcuni anni fa, nel suo eremo all’imboccatura della Val Senales, e rinnovo la visita praticamente ogni anno.
Dopo gli assaggi dei bianchi davvero fenomenali, passiamo al Pinot Nero.
Parlando del più o del meno, mi scappa detto che ho a casa alcuni 2006.
Lui mi consiglia di berli, che sono pronti.
Detto, fatto.
Torno a casa con la voglia di un rosso maturo, con la lingua ancora elettrizzata da tutti quei bianchi e con la curiosità di verificare se il 2006 è maturato.
Il bicchiere non è cambiato molto, resta ancora granato tenue, scarico, cristallino, buona consistenza.
Il naso è sempre lo stesso, cambiato nelle varie annate, ma sempre fedele al suo stampo minerale.
Granito e roccia fanno la struttura olfattiva di questa cresta di pietra affilata.
Da contorno, altri sentori minerali, sbuffi sulfurei, folate fumè di pietra arroventata, poi piccola frutta selvatica, quelle bacche rosse e nere di alta montagna, dolcezze di vaniglia e piccantezze di pepe bianco.
Il sorso è la solita sferzata acida, per nulla ammorbidita dall’affinamento, sembra appena imbottigliato.
La morbidezza, seppur apprezzabile, fa quello che può.
Assaggio verticale, come una parete dell’Annapurna.
I ritorni fruttati e fumè fanno da contorno alla sapidità minerale, quasi fosse un infuso di gneiss.
Un finale addolcito da un tocco di vaniglia, come a voler spezzare una tensione gustativa senza soluzione di continuità.
Un Pinot Nero definitivo, per chi ama l’adrenalina dell’arrampicata libera.

7 commenti:

  1. Proprio ieri ho assaggiato il 2010 di Albani in Oltrepo. I 15° che segna l'etichetta stonano al PN come una bestemmia in chiesa ma in realtà è meno peggio di quanto sembra, almeno così alla volè.
    Il PN di Castel Juval mi manca all'appello, i bianchi però li porto nel cuore e, quando riesco, a tavola.

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  2. Ciao Gabriele, non conosco Albani, in Oltrepò mi piace molto Mazzolino.
    Sò che ci sono altri validi, dovrei provare.
    I 15° tendono a stonare spesso per i miei gusti, comunque, di recente, ho aperto Pinot Bianco e Sauvignon di Falkenstein, anche loro con 15°.
    Preferisco quando hanno meno gradi, ma erano lo stesso equilibrati.
    Castel Juval è estremo, come ho scritto nel post.
    Io lo amo a priori, ultimamente le annate si stanno smagrendo ancora, rendendo la mineralità più marcata.
    Dovresti in ogni modo provarlo.
    Ciao.

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  3. Non mi aveva colpito il cuore il Blauburgunder di Juval, però mi hai messo voglia di riaprirne uno, millesimo non pervenuto (non ho voglia di scendere in cantina a vedere).

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    1. credo un 2004 ero stato da loro nel duemilasei.

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    2. Come scrivevo, è un Blauburgunder estremo.
      Secondo me, le annate passate sono leggermente meno estreme, ma sempre sottili e affilate.
      Ultimamente ho l'impressione che si stia stilizzando, come un quadro di Picasso.
      Io sono partito con loro con il 2006 quì sopra.
      Se hai il 2004, poi fammi sapere la tua opinione.
      Il Sig. Aurich ama le sfide e gli esperimenti.
      Quest'anno è uscito con un Muller vendemmia tardiva che nessuno penso abbia mai tentato o minimamente pensato di fare.
      Provare per credere.

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  4. Daniele, che voglia che mi hai fatto venire. Penso di avere un paio di PN 2008 in cantina presi direttamente da loro, a breve ne aprirò una.
    Anche io quando riesco, passo da loro a prendere del vino, gran bella realtà (a tratti eroica), che secondo il mio parere è vincente per i bianchi.
    Come sempre gran bel post.

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  5. Grazie Riccardo, troppo buono :-)
    Penso che andrò anche quest'anno, ho prenotato 1 settimana in agosto a 5 Km di distanza.
    Sono d'accordo per i bianchi, sono tra i miei preferiti di sempre.
    Se non lo hai ancora fatto, ti consiglio di andare sul versante opposto della valle, da dove si vede il panorama completo dei vigneti, tolgono il fiato!
    Ciao.

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