domenica 26 febbraio 2012

Pommard 1er Cru Chaponnières 2002, Raymond Launay

La Borgogna è terra di contrasti.
Praticamente solo due vitigni agli antipodi: il più fine e sensibile vitigno rosso e il più grasso e potente vitigno bianco.
Coltivazioni intensive meccanizzate si contrappongono a lavorazioni arcaiche di piccoli appezzamenti.
Vigneti famosissimi, sono fianco a fianco con vigneti sconosciuti, separati soltanto da muretti di pietre.
Piccole quantità dei vini più costosi al mondo e grandi quantità di vini mediocri da grande distribuzione.
Alcuni famosi produttori passati da anni a coltivazione biodinamica, ma senza dichiararlo, e piccoli viticoltori
che hanno fatto del biodinamico la loro bandiera per farsi conoscere.
Vini strepitosi ed indimenticabili e le più grosse delusioni degustative.
Tutto questo lo può riscontrare chiunque, facendo un breve viaggio in Borgogna, che peraltro consiglio vivamente, e chiunque, come è capitato a me, potrà avere grandi delusioni ma, quando capita la bottiglia giusta, si capisce perché questa regione è tanto famosa.
Da quelle parti, per fortuna, le annate si differenziano molto l’una dell’altra e loro ne sono fieri.

domenica 12 febbraio 2012

Chianti Classico DOCG 2007, Montebernardi

Azienda situata nel cuore del Chianti Classico, tra Panzano e Radda.
Coltivazione biodinamica, fermentazione con lieviti indigeni, affinamento in botti grandi e piccole.

domenica 5 febbraio 2012

Bourgueil AOC, Les Quartiers 2008, Yannick Amirault

A volte decidi quasi per caso di aprire una bottiglia che avevi comprato per un'occasione speciale che non si presenta mai, oppure l'avevi conservata per condividerla con amici che sono convinti che "i francesi nella solforosa ci fanno il bagno" ( cit.).