lunedì 10 giugno 2013

Valle D'Aosta DOC, Petite Arvine 2010, Ottin


E’ già un po’ di tempo che giro intorno a questa bottiglia.
Giace in cantina da quando la acquistai direttamente dal produttore alla fiera FIVI di Piacenza.
Il suo Fumin mi colpì per il carattere, ed ero curioso di riassaggiare questo che mi piacque parecchio all’assaggio.
Questo Petite Arvine è giallo paglierino con riflessi dorati, molto luminoso e con una discreta materia.
Al naso è intenso fin da subito.
Susino goccia d’oro e pesca gialla colpiscono immediatamente, ma poi esce un trionfo di frutta tropicale da far concorrenza ad un banchetto del mercato di Bangkok.
Litchi, rambutan, mango e lime, che sposta i profumi su note aromatiche di erba Luigia e mentuccia.
Incredibilmente stratificato e preciso che escono anche note speziate di curcuma e zafferano, e poi di pietra spaccata.
In bocca è intenso e potente.
Caldo, morbido, con un’elevata componente glicerica, ma precisamente bilanciato da spiccata acidità e una sapidità che sa di roccia.
La persistenza è notevole, con un lungo finale al lime.
Gran bella bottiglia.
Per fare un paragone azzardato, come è mia consuetudine, nel finale mi ha ricordato il Villa Bucci Riserva, ed è tutto dire.
Produttore da tenere d’occhio, il livello è molto alto, ancora con prezzi onesti.

7 commenti:

  1. Ciao Daniele, fortunatamente Ottin si trova nelle enoteche qui a Modena.
    Ricordo di aver consigliato poco tempo fa proprio il Petit Arvine a mia zia che doveva andare a cena da amici.
    Da quel che ho saputo ha fatto un figurone.

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  2. E ci credo, anche a me è piaciuto molto.
    Fra l'altro sembra un vinone, ma ha comunque una discreta beva.
    A Parma non so se si trova, dovrei indagare.
    Grazie di essere passato.

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  3. Una delle migliori espressioni della Petite Arvine in VdA. Da non mancare anche il Pinot Noir di Elio Ottin, impressionante per la beva e la piacevolezza

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  4. Quando ho comprato questa, aveva portato solo Fumin e Petite Arvine.
    Sarei curioso di assaggiare anche il Pinot Noir.
    Secondo me ha un gran manico, poi, forse, anche l'annata è stata da manuale.
    Sarebbe bello andarlo a trovare per vedere cantina e vigneti.
    Grazie della visita.

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  5. Nice post. I enjoy/sell this wine a great deal.

    I would be careful in your tasting notes in referencing glycerol content, as it is not possible for the human tongue to perceive concentrations less than 28g/l, and wine yeast produces between 5 and 14g/l. So unless it was botrytized wine, residual sugar and/or malolactic fermentation were the culprits.

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  6. Thanks Michael for your visit, and thanks for your contribution.
    These were some simple tasting notes and not a chemical analisys :)
    I mean that, at first taste, the wine seems to be very glyceric, probably about the alcool and, of course, malolactic fermentation.
    I don't think about residual sugar, but I'm not sure...
    Thank you very much!

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  7. Confermo la piacevolezza del Pinot Noir, consigliatomi dal gentile Garella dell'omonima azienda piemontese.

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